POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA

POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA
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POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA

La Posta Elettronica Certificata consente di attivare un processo di comunicazione che rende il messaggio opponibile a terzi al pari di una raccomandata a.r.  Perché sia possibile parlare di trasmissione tramite PEC occorre che entrambe le caselle, quella del mittente e quella del destinatario, presentino le caratteristiche di una casella PEC.
I servizi di posta certificata si avvalgono di protocolli sicuri che non consentono la manomissione dei messaggi da parte di terzi.

Invio di un messaggio tramite pec
Il soggetto che trasmette un messaggio da una casella di posta PEC riceve dal provider di posta certificata una ricevuta di accettazione, nella quale vengono riportati la data e l’orario della spedizione ed i destinatari della stessa.
Il provider del mittente crea la c.d. “busta di trasporto”, che contiene il messaggio da trasmettere e i dati di spedizione. La busta di trasporto viene “firmata” dal provider al fine di garantire il provider del destinatario in merito alla integrità del messaggio.
Il messaggio, una volta spedito, viene inserito nella casella del destinatario e il provider del destinatario invia al provider del mittente la ricevuta di consegna che è un messaggio che attesta: l’avvenuta consegna, la data e l’ora della stessa e il contenuto che è stato consegnato.

Come dotarsi di una casella pec   
La casella di posta elettronica certificata è fornita da specifici gestori PEC autorizzati dall’Agid (Agenzia per l’Italia Digitale). L’elenco dei soggetti è pubblico ed è disponibile presso il sito internet dell’Agid.
Salvo offerte da parte di enti, quali gli ordini professionali o associazioni di categoria, il servizio PEC è a pagamento ed il costo varia in funzione delle caratteristiche proposte dal gestore, come ad esempio lo spazio di archiviazione disponibile o la durata del contratto.
Per dotarsi di una casella PEC è necessario scegliere il gestore in funzione delle proprie esigenze e delle offerte proposte, quindi procedere all’acquisto.
La procedura di attivazione varia in funzione del gestore scelto, potrebbe richiedere l’esibizione del documento di identità e si conclude con la sottoscrizione di un contratto. Per la maggior parte dei gestori, l’intera procedura può essere eseguita comodamente online utilizzando modalità di pagamento telematico.

Soggetti obbligati alla casella pec
L’art. 16, comma 7 del DL n. 185/2008 (conv. in l. n. 2/2009) prevede che tutti i professionisti iscritti in Albi – Farmacisti inclusi – ed Elenchi istituiti con legge dello Stato comunichino ai rispettivi Ordini o Collegi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata o, in alternativa, un indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che certifichino data e ora dell’invio e della ricezione delle comunicazioni e l’integrità del contenuto delle stesse.
Gli Ordini e i Collegi pubblicano in un elenco riservato, consultabile in via telematica esclusivamente dalle pubbliche amministrazioni, i dati identificativi degli iscritti con il relativo indirizzo di posta elettronica certificata.
L’art. 6 bis comma 1 ha previsto l’istituzione, presso il Ministero per lo sviluppo economico, di un pubblico elenco denominato “Indice nazionale dei domicili digitali delle imprese e dei professionisti” (INI-PEC).  L’Elenco INI – PEC è costituito da una Sezione Imprese e una Sezione Professionisti.
Gli Ordini – inclusi quelli dei Farmacisti – o i Collegi provvedono all’aggiornamento dei dati da inserire negli Elenchi di INI – PEC.
Tra i soggetti obbligati a dotarsi di una casella di posta elettronica certificata sono incluse le imprese individuali e le società che devono darne comunicazione al Registro delle Imprese.

Alcune cose importanti da sapere
È molto importante ricordare che, in base a quanto previsto dalla legge (art. 14 dlt n.159/2015), dal 1° giugno 2016, la notifica delle cartelle di pagamento nei confronti dei professionisti iscritti in Albi – dunque anche dei Farmacisti – o Elenchi avviene esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica certificata risultante dall’Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata (INI – PEC). Se l’indirizzo PEC del destinatario non risulta valido attivo o se non è stato attivato alcun indirizzo o se la casella risulta satura l’Agente della riscossione esegue la notifica mediante il deposito della cartella di pagamento presso gli uffici della Camera di Commercio competente per territorio, di questo deposito l’Agente dà notizia al destinatario recapitandogli un avviso tramite raccomandata con avviso di ricevimento. Si tratta quindi di un aspetto da non trascurare perché l’Ente in diversi casi riscuote la contribuzione obbligatoria ricorrendo alla cartella di pagamento.
Si aggiunga che 2019 l’Ente ha avviato un processo di dematerializzazione documentale che mira ad eliminare l’utilizzo della documentazione cartacea per sostituirla progressivamente con il documento digitale, per raggiungere questo risultato si farà sempre più frequentemente ricorso alla posta elettronica certificata ritenuta idoneo per una più efficace e tempestiva comunicazione con gli iscritti.  Tutta la procedura relativa alla contribuzione dello 0,5% dovuta dalle società che gestiscono una farmacia privata e che sono caratterizzate dalla presenza maggioritaria di soggetti non farmacisti è veicolata tramite la posta elettronica certificata di cui le imprese, gestite in forma societaria sono obbligate a dotarsi.
Informazioni utili sono reperibili sul sito www.inipec.gov.it e sul sito www.agid.gov.it

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