In caso di morte del pensionato o dell’assicurato non titolare di pensione Enpaf, la pensione ai superstiti spetta:
- al coniuge
Il coniuge ha diritto alla pensione ai superstiti anche se separato. Se, tuttavia, il coniuge è separato con “addebito” (cioè per colpa) può ottenere la pensione ai superstiti solo se è titolare di assegno alimentare a carico del coniuge deceduto.
Anche il coniuge divorziato ha diritto alla pensione ai superstiti purché sussistano le seguenti condizioni:
- sia titolare di assegno divorzile
- non si sia risposato
- l’ex coniuge deceduto sia stato contribuente Enpaf prima della sentenza di scioglimento o della cessazione degli effetti civili del matrimonio
Nel caso in cui il farmacista premorto si fosse risposato, l’ex coniuge divorziato titolare di assegno divorzile e il coniuge superstite concorrono sulla stessa quota di pensione. Sarà il giudice con sentenza a stabilire la misura percentuale dell’assegno pensionistico maturato che spetta a ciascuno dei due soggetti aventi diritto.
Il coniuge perde il diritto nel caso in cui passi a nuove nozze.
- ai figli (legittimi, legittimati, adottivi, naturali, legalmente riconosciuti) che alla data della morte del genitore e siano:
- minori di 18 anni
- studenti di età compresa tra i 18 e i 21 anni, qualora frequentino una scuola secondaria di primo o secondo grado, siano a carico del genitore al momento del decesso e che non svolgano attività lavorativa
- studenti universitari, per tutta la durata del corso legale di laurea e comunque non oltre i 26 anni, a carico del genitore deceduto e non prestino attività lavorativa
- inabili in modo assoluto e permanente a svolgere qualsiasi attività lavorativa, di qualunque età e a carico del genitore al momento del decesso.
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 42 del 1999, ha stabilito che i figli studenti, titolari di pensione di reversibilità, qualora svolgano attività lavorative precarie e saltuarie per le quali percepiscono un reddito esiguo, non perdono la qualifica prevalente di studente e, quindi, conservano il diritto alla pensione di reversibilità.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Enpaf, il 4 novembre 1999, ha individuato in euro 2.840,51 il reddito massimo lordo annuo conseguibile dallo studente a seguito di attività lavorativa per mantenere il diritto alla pensione.
Questo parametro reddituale viene applicato dall’Ente sia in occasione della prima erogazione della pensione ai superstiti sia in sede di riaccertamento cui annualmente sono obbligati gli studenti.
- ai nipoti
La sentenza n.180/1999 della Corte Costituzionale ha equiparato i nipoti ai figli legittimi e legittimati includendoli, quindi, tra i destinatari della pensione ai superstiti purché essi siano:
- di età inferiore ai 18 anni;
- affidati ai nonni e viventi a carico degli ascendenti al momento del decesso.
IN MANCANZA DEL CONIUGE, DEI FIGLI E DEI NIPOTI:
di età superiore ai 65 anni, che alla data della morte del dante causa siano a carico del medesimo.
IN MANCANZA DEL CONIUGE, DEI FIGLI, DEI NIPOTI E DEI GENITORI:
- ai fratelli celibi e alle sorelle nubili,
non titolari di pensione, che alla data della morte del dante causa siano:
- inabili in modo assoluto e permanente a svolgere qualsiasi attività lavorativa;
- a carico del deceduto.